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Anche quest’anno le zanzare ci hanno morso e pizzicato. Ma arriva una app per smartphone per geolocalizzare le zone più a rischio.

Come ogni anno insieme al caldo e alle vacanze sono tornate a colpire le zanzare, questa volta con più preoccupazioni del solito, vista la diffusione mondiale del virus Zika, che ricorda come questi insetti trasmettano malattie pericolose per l’uomo. Per consentire una lotta mirata, che permetta anche la partecipazione diretta dei cittadini, il ricercatore dell’Università “La Sapienza” di Roma, Cesare Bianchi, ha pensato ad una App per smartphone che consenta di geolocalizzare proprio le zanzare, individuando le zone più “a rischio”.

Si chiama “ZanzaMapp” ed è possibile scaricarla e usarla su tutte le principali piattaforme mobili, ma anche su un normale computer di casa: il principio è di associare alle rilevazioni entomologiche degli studiosi il dato sulla percezione del fastidio creato dalle zanzare, mettendo a disposizione in tempo reale una mappa delle zone più infestate, utile anche alle amministrazioni locali per decidere come e dove intervenire.

Un classico esempio di “citizen science”, con la possibilità per l’utente di usare una piattaforma semplice e intuitiva, che consente di segnalare facilmente il numero di zanzare rilevate, il punto geografico, l’orario della rilevazione ed eventualmente inviare una fotografia per l’identificazione certa della specie: fondamentale, rilevare anche quando le zanzare sono assenti, informazione che ai fini della ricerca assume grande interesse.

Ad essere tenute d’occhio sono soprattutto le zanzare tigre , quelle della specie Aedes albopictus.
Infatti i virus esotici, come il Dengue, il Chikungunya e lo Zika, possono essere importati in Italia nel sangue di viaggiatori provenienti da aree tropicali endemiche, se i soggetti sono punti da alcune specie di zanzare presenti sul nostro territorio (prima fra tutte la Zanzara Tigre) possono trasmettere i virus alle zanzare stesse, che dopo pochi giorni sono in grado di contagiare un’altra persona con una nuova puntura.
Che il rischio di propagazione di questi virus in Europa sia concreto è dimostrato dall’epidemia del virus Chikungunya avvenuta in Emilia Romagna nel 2007 e da diversi recenti casi di trasmissione autoctona di Dengue in Francia e Croazia.

Per questo, è importante la classica disinfestazione estiva attuata da moltissimi comuni, anche se negli ultimi anni ci sono state polemiche sull’impatto sanitario delle sostanze chimiche usate per debellare le zanzare.

In questo periodo è quanto mai necessario mettere sulla bilancia il rischio malattie da trasmissione.