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COLEOTTERI

Scarafaggio nero comune o Blatta orientalis

È la più comune blatta che infesta le abitazioni. La lunghezza è compresa tra i 25 e i 33 mm. È caratterizzata dalla forma appiattita e da lunghe antenne filiformi. Molto spesso la sua presenza è legata sia a condizioni di scarsa igiene sia alla presenza abbondante di acqua, più delle altre specie. Si sviluppa nelle abitazioni riscaldate, dove vi è abbondanza di nascondigli e cibo, o in luoghi non esposti a grandi sbalzi di temperatura. A causa della morfologia delle zampe non è in grado di arrampicarsi su pareti verticali e si muove strisciando. Le malattie portate dalla Blatta orientalis sono molteplici e pericolose: dalla salmonellosi al colera, causato dal batterio Vibrio cholerae, a fenomeni di dissenteria, legati agli enterobatteri, all’epatite A e alla poliomielite.
Inoltre l’insetto libera nell’aria sostanze che possono causare l’insorgere di varie disturbi allergici in persone predisposte a tali patologie. La disinfestazione proprio per questi motivi deve essere fatta molto rapidamente e da personale tecnicamente formato che ne conosca l’etologia e gli stadi di sviluppo. La foto è stata scattata in centro a Firenze.

 

Blatella germanica:

Nel giro di circa 40 giorni dalla nascita raggiungono lo stadio adulto e, dopo meno di dieci giorni le femmine cominciano a deporre nuove ooteche. I due sessi sono facilmente distinguibili e per dimensioni (la femmina raggiunge una lunghezza maggiore ). È uno scarafaggio dotato di ventose che gli permettono di muoversi anche sui muri o sul soffitto. Come la maggioranza delle blatte, questa specie è lucifuga: non ama cioè l’esposizione alla luce, per cui svolge le sue attività preferibilmente di notte, o comunque in situazioni scarsamente illuminate. Particolare  caratteristica è la necessità di rifugiarsi in fessure che permettano di sentire il contatto con la parte dorsale del corpo. Altra necessità per la blatta germanica è la presenza di cibo, di conseguenza è usuale trovarla in bar, ristoranti, magazzini di derrate, ma molto frequentemente anche nelle abitazioni, in punti umidi e caldi (per questo chiamata blatta fuochista) come ad esempio tinelli, spazi dietro e sotto frigoriferi o lavatrici, bagni. La disinfestazione deve essere fatta molto rapidamente e da personale tecnicamente formato che ne conosca l’etologia e gli stadi di sviluppo. La foto è stata scattata in Firenze.

 Periplaneta americana

È uno degli insetti infestanti più comuni nelle aree portuali e non solo di tutto il mondo, e la specie di blatta più grande tra quelle che condividono gli ambienti di vita con l’uomo. È un insetto di dimensioni notevoli, variabili da 34 a 53 mm. Le ooteche contengono fino a 16 uova. La femmina può produrre 12-14 ooteche che schiudono dopo 1-1,5 mesi. Il potenziale della specie è alto, se non viene frenato dal freddo invernale. Questi insetti vivono sia all’aperto che in luoghi chiusi e preferiscono ambienti bui e umidi sia freschi che caldi. È portatore di enterobatteri e salmonelle. Il loro materiale fecale, così come i peli e la cuticola, sono fonti di allergie e malattie asmatiche per molte persone. La disinfestazione deve essere fatta molto rapidamente e da personale tecnicamente formato che ne conosca l’etologia e gli stadi di sviluppo. Questi scarafaggi si nutrono generalmente di materia organica in putrefazione, ma mangiano praticamente qualsiasi cosa. L’esemplare è stato catturato in un ambiente di Firenze.

 

Supella longipalpa

E’ una piccola specie di scarafaggio. Di colore marrone chiaro, le sue dimensioni variano da 1,0 cm a 1,4 cm di lunghezza. La femmina depone ooteche con 14/18 uova che si schiudono dopo circa 70 giorni, gli adulti vivono dai 3 a 10 mesi. Presente nei magazzini, abitazioni, depositi. Predilige sostanze zuccherine ma si rinviene anche su carta e cartoni. I danni sono principalmente la contaminazione delle derrate.

 Coleotteri

Sitophilus zeamais : Di colore scuro brunastro, intorno ai 3 – 4 mm, infesta cereali ma anche pasta, legumi, castagne. I danni maggiori sono dovuti alle larve.I “punteruoli” sono tra i più importanti infestanti di magazzini di cereali, e dove sono presenti in gran numero aumentano l’umidità relativa e la temperatura,creando dei focolai di moltiplicazione, incrementando velocemente la popolazione. Le larve e gli adulti divorano gli interni dei semi. La femmina fora le cariossidi e oltrea nutrirsi vi deposita internamente le uova. 

Oryzephilus surinamensis

Coleottero parassita di una grande varietà di derrate alimentari, cosmopolita.

Specie di colore bruno rugginoso, di minuscole dimensioni (è lungo dai 2,5 ai 3 mm) e dalla corporatura stretta, piatta ed allungata, presenta un pronoto ovale irto lateralmente di prominenze aguzze (in numero di 6 dentelli per lato, dei quali il primo è particolarmente lungo ed appuntito) ed antenne clavate composte da 11 metameri.
Gli adulti di Silvano dentellato, che pure volando raramente, sono molto attivi, agili ed ottimi camminatori. In natura vivono per lo più a spese di sostanze organiche di origine vegetale e dei residui dell’attività di altri animali. Sono tuttavia tra le specie infestanti più frequenti negli ambienti di lavorazione e conservazione delle derrate (soprattutto in presenza di scarsa igiene ed abbandono di detriti) e possono attaccare un’ampia varietà di alimenti (frumento, riso, orzo, mais, farine, paste alimentari, pane, biscotti, frutta secca, legumi secchi, semi oleaginosi e derivati, caffè, tabacco, cacao, vegetali essiccati, copra e spezie), insinuandosi occasionalmente anche nei cibi confezionati grazie alle ridotte dimensioni. In ogni caso, le infestazioni di Silvano dentellato nei cereali sono dovute quasi esclusivamente a precedenti attacchi di altri insetti o si verificano in presenza di semi già danneggiati o spezzati, in quanto egli è incapace di perforare da solo le cariossidi perfettamente sane.

Tarlo del legno

Di forma cilindrica, con elitre marrone scuro. Raggiunge una lunghezza che varia tra i 3 e i 5 mm. Il pronoto è simile ad un cappuccio da frate che copre la testa dell’insetto. Le antenne sono separate alla base e caratterizzate dal fatto che gli ultimi tre articoli sono considerevolmente più lunghi e larghi dei precedenti.Gli esemplari femmina di A. punctatum depongono le uova (tra le 20 e le 60) in vecchi fori di sfarfallamento e/o in fessurazioni del legno. Dopo 4-5 settimane le larve appena schiuse penetrano all’interno scavando gallerie dal diametro di appena 1-2 mm, ivi stanziano fino a metamorfosi completa. Le larve si nutrono di cellulosa ed amido, e depositano fibre di legno ed escrementi, ovvero il “rosume”. Solamente quando la larva raggiunge la forma adulta (primavera e autunno) fuoriesce dal legno per sfarfallare all’esterno, lasciando dei caratteristici fori, dal diametro di 2 mm circa, indicativi del suo passaggio. Il rosume è scarso e i depositi granulari sono a forma di limone. Le larve presentano colore bianco e corpo molle e una forma quasi scarabeiforme. Si nutrono di cellulosa, emicellulosa e lignina; sostanze organiche molto complesse digeribili grazie a particolari enzimi molto potenti. L’incubazione all’interno del legno può durare anche più di 3-4 anni.La presenza dei fori sulla superficie legnosa è indicativa quindi di uno sviluppo già terminato. All’interno del legno restano infatti soltanto le gallerie vuote, gallerie che rappresentano una grave minaccia sia per la salute di fusti vivi che per l’integrità della mobilia e di qualsiasi manufatto in legno, in quanto compromettono le funzioni vitali nei primi e la stabilità e robustezza nei secondi. Le condizioni di temperatura minima necessaria all’accrescimento del tarlo del legno è di 13-14 °C e l’umidità relativa deve essere superiore al 50%.In generale A. punctatum predilige deporre le uova nel legno situato in ambienti domestici perché questo è di più facile digeribilità e lontano da condizioni atmosferiche sfavorevoli. Il variare della temperatura rende impossibile tracciare una cronologia assoluta della metamorfosi di A. punctatum, cosicché possono verificarsi episodi di sfarfallamento anticipati o ritardati rispetto alla norma.