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PICCIONI

Il piccione è  una specie protetta. È resistente e veloce nel volo. La vita di un piccione comune varia dai 3 ai 5 anni allo stato selvatico, ma può raggiungere anche 15 anni per le razze addomesticate. Nelle città italiane come in molte altre europee è altamente presente, soprattutto nelle piazze e nei parchi. Il piccione è granivoro, quindi la sua alimentazione consiste in cereali e leguminose. Le capacità di volo di un piccione sono impressionanti: in condizioni di tempo ottimale può percorrere anche 800 km ad una media di 70 km/h per ritornare alla colombaia o piccionaia di origine a cui rimane legato per tutta la vita. Ben 60 malattie vengono imputate alla presenza del piccione di città, di queste malattie, alcune sono letali, altre invece colpiscono con fastidiose conseguenze le vie respiratorie. I “veicoli” di queste malattie sono il GUANO e le ZECCHE. Il GUANO contiene spesso elementi patogeni che il piccione ha rilevato dall’ambiente ma che l’uomo può assumere attraverso le vie respiratorie (il guano essiccato si polverizza ed il vento lo trasferisce molto pericolosamente nell’aria ) o attraverso i commestibili sporcati dai piccioni. Le ZECCHE sono i più fastidiosi parassiti del piccione di città e spesso si traferiscono dal piccione all’uomo con gravissime conseguenze. Il GUANO è la causa dei maggiori danni igienico-ambientali. Visibili i danni in Firenze. Gli escrementi dei piccioni contengono una grande quantità di acidi che penetrano nelle strutture di laterizio o di pietra diluite dalla pioggia o dalla umidità. Anche le strutture metalliche subiscono lesioni e danni a causa della capacità corrosiva del guano. La presenza delle sostanze organiche diluite, che si infiltrano dai tetti, innesca un processo di degrado a volte irreversibile. Per l’allontanamento di questi volatili vengono usati vari metodi secondo il luogo e le esigenze si va’ da mezzi meccanici come dissuasori o reti fino a montare veri e propri impianti con centraline a impulsi elettrici.