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TOPI E RATTI

RATTO DI FOGNA

Il ratto grigio, noto anche come ratto marrone, ratto norvegese, ratto delle chiaviche, surmolotto o pantegana (Rattus norvegicus ) è un mammifero roditore della famiglia dei Muridi. È la specie più comune e diffusa di Rattus, che abitualmente vediamo in azione anche alla luce del giorno nelle nostre città. Per la pericolosità come vettore di malattie bisogna subito intervenire tecnici specializzati e formati che ne conoscano approfonditamente l’etologia per combatterlo efficacemente. L’esemplare in foto è stato avvistato in Firenze.

TOPO DOMESTICO

Si tratta della specie di gran lunga più diffusa: il topo domestico si può infatti trovare comunemente in quasi tutti i paesi del mondo, spesso al nostro fianco, a cui involontariamente procuriamo vitto ed alloggio. I topi possono arrecare danni anche ingenti alle colture ed alle dispense di cibo, oltre a rendersi vettori di una serie di malattie, come la leptospirosi. È inserito nell’elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo. Si tratta di animali attivi perlopiù dopo il tramonto. Durante la notte si tengono lontani dalle fonti di luce violenta. Durante il giorno, i topi riposano in tane poste in luoghi riparati e foderati con vari materiali, come cartone, stoffa ed erba. Il topo non va in letargo. Per la disinfestazione dei topi adoperiamo anche metodi non cruenti, naturali.

RATTO NERO

Il ratto nero o dei tetti è inserito nell’elenco delle 100 tra le specie invasive più dannose al mondo. Misura fino a 40 cm ed oltre di lunghezza, di cui la coda è più lunga del corpo. Il peso si aggira attorno ai 250 g. I ratti neri vivono in gruppi misti comprendenti numerosi esemplari di ambedue i sessi. I ratti secernono una particolare sostanza oleosa che viene utilizzata per marcare i confini del territorio. Questi animali sono attivi a tutte le ore, ma presentano picchi di attività principalmente dopo il tramonto: durante il giorno, i ratti neri tendono a riposarsi in nidi voluminosi e di forma globulare, costruiti con steli d’erba e foglie, situati generalmente in alto, ad esempio fra le fronde di un albero o ai piani alti di un edificio (in particolare nelle soffitte, da cui il nome comune di “ratto dei tetti”). Molto agili, si arrampicano facilmente come gli scoiattoli. La derattizzazione deve essere condotta da tecnici specializzati e formati che ne conoscano approfonditamente l’etologia.