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Le blatte hanno una “capacità” estremamente pericolosa, quella di diffondere malattie gravi che possono portare alla morte: salmonellosi, febbre tifoide, colera, epatite, lebbra, tubercolosi, dissenteria, peste, campilobatteriosi, listeriosi, infezione E.coli, allergie varie e asma.

Un team di scienziati della Purdue University ha condotto una moltitudine di test che hanno portato ad un risultato univoco: siamo di fronte ad una super blatta che è immune alla quasi totalità degli insetticida oggi presenti sul mercato. I ricercatori, si legge sulle pagine della rivista Scientific Reports, per sei mesi hanno somministrato una moltitudine di esemplari di Blattella germanica con abamectina, acido borico e thiamethoxam, un cocktail mortale che però non ha dato l’effetto desiderato.

Considerata la breve vita degli scarafaggi, pari a circa 100 giorni, è inevitabile una rapida trasmissione della resistenza agli insetticidi alle successive generazioni, quindi in futuro, gestire il problema blatte, e di conseguenza i problemi di salute pubblica, potrebbe diventare più complicato. Sterminare selettivamente l’insetto non basterà più. I disinfestatori dovranno uccidere le blatte e ripulire le aree contaminate, e ciò comporterà dei costi decisamente più importanti.